Troppo spesso ci capita di sentirci affogati dallo stress di un lavoro troppo impegnativo, una famiglia che non ci lascia spazi e l’esigenza di dover dare sfogo anche a qualche interesse che possa farci sentire un poco “unici” e dotati di uno scopo.
E così vediamo nel viaggio (o vacanza, come preferite!) una valvola di sfogo su cui proiettare tutte le frustrazioni accumulate nei vari ambiti durante l’anno. E se sbagliassimo a scegliere questa valvola di sfogo? Se invece di scegliere il viaggio giusto per noi, quello che davvero ci fa “ricaricare” le energie, scegliessimo una vacanza che alimentasse ancora questo senso di soffocamento, di mancanza di evasione?
Partire in fucsia, con l’animo positivo e il cuore aperto a nuove esplorazioni!
Molti di noi non hanno abbastanza soldi per viaggiare ogni volta che vogliono, dove vogliono, senza dover rendere conto a nessuno. E per questo motivo il viaggio, la vacanza, magari uno solo all’anno, deve essere scelto con molta cura: immaginate di trascorrere i vostri 20 giorni di ferie nel posto sbagliato e con le persone sbagliate. Come tornereste a casa?
Si perché le ferie, se ben sfruttate, possono diventare un tesoro prezioso di batterie ricaricabili (parola di psicologa!)! Non pensiate che trascorrendo due settimane in un villaggio di fronte al mare i vostri pensieri diminuiscano (se il vostro obiettivo è cacciare via i pensieri) e non pensiate nemmeno che se non sopportate più amici e parenti, li sopportereste meglio in vacanza!
E allora andiamo insieme a vedere come scegliere al meglio la vacanza/viaggio che fa per voi. Avrete sicuramente fatto il test, ma vediamo il perché di certe domande, premettendo comunque che alla fine dovete sempre e comunque scegliere con la vostra testa!
Anzitutto guardate il tipo di vita che conducete: molto sedentaria? Lavoro davanti al computer, riunioni e scartoffie e la sera non vedete l’ora di addivanarvi (o al limite, se siete in buona, un aperitivo o una birra o un cinema)? Viceversa conducete una vita molto attiva con un lavoro che vi richiede di stare in piedi la maggior parte del vostro tempo?
Prima regola della vacanza perfetta: essere in vacanza significa anche evasione.
Le incantevoli spiagge dell’arcipelago di isole intorno a Nosy Be, al nord del Madagascar.
Evasione dalla nostra vita normale. E quindi anche evasioni dai consueti stili di vita a cui il lavoro ci costringe. Lavorate incollati ad una sedia passando al massimo da una sedia all’altra? Allora avete bisogno di una vacanza che vi faccia muovere! Al contrario, passate 8 ore al giorno 6 giorni la settimana in piedi camminando, correndo, facendo lavori anche fisicamente faticosi? Allora forse in questo caso il vostro corpo ha bisogno di un po’ di riposo.
Seconda regola della vacanza perfetta: scegliete bene i vostri compagni di viaggio!
Foto di gruppo nel deserto del Wadi Rum, Giordania.
Sembrerà una banalità, ma quando ci si trova di fronte all’annosa questione di cosa fare per le nostre ferie, il 90% delle persone si ritrova ad aver paura di trascorrerle da solo!!! Non è mica un reato! In vacanza bisogna obbligatoriamente andarci con persone con cui si sta bene, che siano sconosciuti o conosciuti, parenti o amici. Trascorrere le vacanze litigando con qualcuno non farà altro che aumentare la vostra insoddisfazione generale quando tornerete al lavoro…e soprattutto il vostro livello di stress. E sfatiamo ora un altro mito: chi l’ha detto che bisogna sempre andare in vacanza con la compagna/il compagno???! A parte il fatto che a volte la distanza aiuta a riavvicinare le persone, ma se è proprio la persona che ti sta più accanto che in questo periodo ti da più stress? Non dico di non trascorrere mai insieme le vacanze, ma di valutare di tanto in tanto la possibilità di viaggiare separati (questo non vuol dire avere licenza di tradirsi, ma solo di prendersi una vacanza per conto proprio per avere qualcosa in più da raccontarsi al ritorno). Pensateci! Stessa cosa vale per gli amici: non li sopportate più ma non volete litigarci? Nessun problema: viaggiate con sconosciuti o, se ve la sentite ed è nelle vostre corde, viaggiate da soli. Il mondo è grande e di mete in cui non sentirsi a disagio nel viaggiare da soli se ne trovano tante!
Terza regola della vacanza perfetta: la scelta della meta.
Machu Pichu, Perù è una delle mete più ambite da molti viaggiatori, un sogno! Francesco Nuti diceva: “Nella vita o sposti la chiesa, o vinci al totocalcio, o vai a Machu Picchu”!
La meta si sceglie in base ad una serie infinita di fattori. C’è chi ha “un sogno”, un luogo che sogna di visitare da tanto tempo e risparmia a lungo pur di andarci. C’è chi invece (la maggior parte direi) non sa dove andare, o perché non conosce le infinite possibilità terrestri, o perché ne conosce troppe. In qualsiasi caso, la meta giusta aiuta a ridurre parecchio lo stress da rientro…Volete mare? Che tipo di mare? Per snorkeling e sub, andate alle Maldive, nel Mar Rosso, in Belize, ma anche a Nosy Be in Madagascar o alle Seychelles e nelle Filippine o la barriera corallina australiana. Volete invece la classica spiaggetta con palmetta sotto la quale riposarvi? Scegliete ancora le Seychelles, Nosy Be, ma anche la nostra splendida Italia, le isole Quirimbas o le Bazaruto in Mozambico, Zanzibar già famosa, ecc ecc… Se invece vi piace fare trekking, allora potete dedicarvi a montagne nostrane o estere, dal Nepal alle Dolomiti, dal Kilimanjaro al Perù, alla Patagonia e via dicendo. Non siete fatti per le arrampicate montane ma adorate la natura? Andate in Uganda, Tanzania, Namibia, Kenia, Zambia e stati limitrofi per fare safari fotografici immersi in una natura primordiale, oppure andate in Islanda o nord Europa per paesaggi mozzafiato, così come in Canada, negli USA, in Patagonia, in Brasile o in Guatemala, ecc… E infine, se siete invece interessati alla storia e all’arte, potrete spaziare tra Europa, Stati Uniti, nord-Africa, ma anche molti paesi asiatici come il Giappone, la Thailandia, la Cina…Questi sono solo alcuni degli spunti che si possono tirare fuori pensando alle possibili mete che il globo offre.
Quarta regola della vacanza perfetta: cultura e cibo.
Io ed una cavalletta fritta in una bancarella di Bangkok. Com’era? Come si dice a Firenze: “Fritta è buona anche una scarpa”!!!
Ricordatevi sempre che viaggiare significa anche esplorare il diverso: se volete andare in un paese nuovo senza assaggiare le loro pietanze tipiche o trascorrere almeno una mezzoretta chiaccherando con uno del luogo, allora meglio restare a casa! E allora: siete celiaci? Non preoccupatevi! Abbandonate i paesi occidentali e dedicatevi ad Asia e Africa, dove cucinano ben poche cose col glutine. Vegetariani? Evitate l’Africa e altri luoghi in cui morire di fame è abbastanza facile e spaziate dagli Stati Uniti al Giappone, alla Cina, all’Australia e Nuova Zelanda e via dicendo. Intolleranti al lattosio? Tornate ancora in Africa o in Asia. In Europa siete abbastanza sicuri con la maggior parte delle intolleranze alimentari, purché sappiate avvertire il cameriere in inglese ed il vostro portafoglio sia disposto ad elargire grosse somme per cibi considerati purtroppo “d’élite” da queste parti! Anche la cultura è fondamentale: se non siete disposti a stringere la mano con una persona del luogo, allora evitate quel luogo! Se volete esplorare un nuovo “mondo” siate disposti ad esplorarne anche la cultura di chi quel mondo lo vive!
Quinta regola della vacanza perfetta: salute.
Il mercato di Chichicastenango in Guatemala presenta una varietà di volti e personaggi incredibile!
Anche la salute influisce massivamente sullo stato d’animo con cui si affrontano le proprie ferie. Salute non significa “stare attenti a tutto”. Fate sempre attenzione a dove andate ed informatevi sempre al Centro di Vaccinazioni Internazionali più vicino a voi per sapere se il posto dove volete andare presenta situazioni che possono considerarsi a rischio per la vostra situazione. Non chiedete al migliore amico su questo campo: un medico specializzato ne saprà sicuramente sempre di più e l’esperienza del singolo non avrà mai lo stesso valore di chi ha di fronte i dati della popolazione mondiale! In fatto di salute si dice sempre che non bisogna scherzare! Bene: informatevi, informatevi ed informatevi! Non partite impreparati ma non lasciatevi neanche frenare dai rischi: il mondo è pieno di rischi ma se volete esplorarlo, dovrete correrne qualcuno…magari con qualche precauzione!!!
Sesta regola della vacanza perfetta: clima.
Un imminente tifone nell’isola di Palawan, uno dei paradisi delle Filippine.
Sembrerà una banalità, ma assicuratevi che il clima che andrete a trovare non vi butti a terra il morale. Odiate miseramente la pioggia in ogni sua forma? Evitate il Vietnam per esempio ad Agosto. Non vi piace il caldo? Magari evitate il Senegal (sempre ad Agosto). Come mai vi parlo di una cosa così banale? Perché è scientificamente dimostrato che il clima influenza nettamente la quantità di serotonina che emettiamo e di conseguenza il nostro livello di benessere. Scegliete un posto da visitare in una stagione il cui clima non vi butti giù il morale o rischiate di tornare a casa piangendo! Ovviamente il clima influenza anche i nostri acciacchi, quindi scegliere il periodo giusto +è anche un fatto di salute!
Settima regola della vacanza perfetta: tu! Fai tutte le considerazioni del caso, ma alla fine ricorda che devi scegliere tu e soltanto tu con la tua testa! Fidati del tuo intuito e lanciati in nuove avventure, abbi coraggio e parti! Sei tu l’unica persona al mondo che può rendere speciale un viaggio!
E non dimenticarti di portare gli Hippy 🙂