L’Ammmerica ce la raccontano, ce la raccontano bene: ricca e florida di opportunità e sogni realizzati. Eppure mai viaggio fu più istruttivo di questo in cui ho attraversato gli USA in auto da Chicago a Los Angeles. Osservando gli spazi immensi e la natura sconfinata, si capisce il motivo per cui gli statunitensi credono che la scarsità di risorse sul pianeta sia una bufala: nascere e vivere in un luogo del genere non ti permette di pensare che le risorse possano essere limitate.
Gli USA sono il paese dei mille contrasti: aria condizionata al di sotto della soglia di sopravvivenza all’interno di ogni genere di 4 mura, fuori caldo insopportabile. Esiste tutto quello che ci fanno vedere nei film e nei telefilm: grattacieli, il blues, rodei con tori, Beverly Hills, le steak house, le Harley Davidson, la torta di mele, le mille luci di Las Vegas, ecc. Eppure quella è solo metà faccia dell’Ammmerica.
L’altra faccia è composta da migliaia e milioni di senzatetto che affollano i marciapiedi dei distretti finanziari di Los Angeles, San Francisco e qualsiasi altra grande città. L’altra faccia vede abitazioni quasi tutte in lamiera appena esci dai centri urbani. I poveri sono tanti e nessuno ce li racconta…in fondo, dimenticavo, i poveri in Ammmerica non votano!
L’altra faccia vede un popolo di obesi (no, non persone sovrappeso, obesi) all’80%, di ignoranti alimentari, sanitari e igienici. Trovi nei bagni dei ristoranti sempre l’avviso dedicato agli impiegati: “è obbligatorio lavarsi le mani prima di tornare al lavoro” (e maneggiare cibo), come se fosse necessario dirlo che dopo essere stati in bagno ci si deve lavare le mani prima di toccare il cibo!
Ignoranza completa dell’igiene. Ma anche alimentare e sanitaria: mangiano grassi e zuccheri anche quando comprano cibi dietetici (a dir loro): le insalate sono condite sempre con cipolle, aglio e soprattutto salse fatte di panna e chissà cos’altro. Nelle farmacie trovi in vendita cibi “sani”: sandwich al formaggio e prosciutto; nei supermercati raramente trovi in vendita la frutta. Pochi si possono permettere l’assicurazione sanitaria e così in pochi sanno che tutto questo fa male! La loro Coca Cola piccola equivale alla nostra extralarge, e per di più paghi il bicchiere e la puoi riempire ogni volta che vuoi senza pagare. “Almeno la carne è buona”: si, la carne sarebbe buona se non fosse per la famosa salsa barbecue: una glassa composta da ketchup, zucchero e probabilmente qualche spezia da carne…ma non chiedetemi quale!
Almeno i parchi sono strepitosi, è vero! Il Grand Canyon era il mio sogno di bambina, ma quando ho deciso di fare una passeggiata, ho trovato un viottolo asfaltato (dicono che lo fanno per gli invalidi, ma il paesaggio viene deturpato comunque!). L’altra faccia dell’Ammmerica vende le armi negli autogrill tra le calamite e le bevande gassate e non ha l’obbligo del casco per i motociclisti, però se sfori i limiti di velocità finisci in prigione! E P.S. anche negli USA ci sono le code in autostrada!!!
Ho visto i Cowboy e gli indiani (quelli veri!), le sequoie giganti e profondissimi canyon; sono rimasta abbagliata dalle millemila luci di Las Vegas e ho camminato per la Walk of fame di Holliwood, poi sono tornata. Sono corsa al frigorifero e ho ringraziato di vivere in Italia, ho guardato le mie cicatrici e ho ringraziato di essere italiana, ho camminato per le strade della mia città, nella sua storia, e ho ringraziato di essere nata in Italia.
L’Ammmerica è il sogno. L’Ammmerica va vista. L’Ammmerica è tutto quello che ci raccontano…a metà! Un viaggio splendido perché sicuramente tra i più istruttivi che abbia mai fatto (ed i parchi in effetti meritano davvero!) ma non aspettatevi da me il racconto del famoso “sogno ammmericano” perché io non l’ho visto.
Più viaggio e più mi convinco che l’Italia sia il migliore dei paesi in cui vivere…finché qualcuno non lo distruggerà!
E adesso le impressioni a freddo, a distanza di 5 mesi dal rientro, riguardando queste foto appositamente disposte in ordine sparso!
Quel che mi porto dentro di questo viaggio (a parte il senso di disgusto per il cibo che è rimasto!), sono comunque migliaia di paesaggi avvolti da coperte di cieli azzurri. I parchi degli Stati Uniti sono così immensi che ci fanno sembrare minuscoli al confronto. Ci fanno pensare che un dio che ha creato tutta questa bellezza debba esistere per forza.
Degli Stati Uniti non ho visto New York, che credo sia un tassello fondamentale per capire questo agglomerato di stati diversi e ricondurli su un’ottica più vicina a quella dalla quale parto: la mia vecchia fidata Europa. Eppure penso di averne assaggiato un bel pezzo.
A distanza di qualche mese dal rientro sento ancora il disgusto per il cibo e l’ignoranza sanitaria. Eppure, riguardando le foto scattate, non posso fare a meno di rimanere ammaliata dai mille colori e le mille sfaccettature di questa unione di stati! Gli Stati Uniti sono un altro di quei posti in cui puoi trovare qualsiasi cosa tu stia cercando: dal cibo alle attrazioni fino anche alla cultura. Ogni cosa è lì, spesso nascosta ad occhi inesperti, ma non per questo meno importante. Ogni cosa è lì, nella sua genuinità fatta di una miscela di paese d’origine e orpelli colorati e luccicanti a qualsiasi costo. Credo che gli Stati Uniti rappresentino davvero un’importante fetta di mondo, per lo meno esemplificativa, di quanto l’essere umano può fare insieme di grandioso e di idiota a distanza di pochi metri. Mi gira la testa a ripensarci…
Articolo proprio bello Marta! Non sono ancora stato in Ammmerica ma l’hai descritta esattamente come me l’aspetto, gran posto da visitare come turista ma poi ringraziare di essere europeo quando si torna. Quanti giorni consiglieresti per un viaggio sulla Route 66?