CRONACHE PROBABILI DEL MONDO E DELL’AMORE NEL POST-CORONAVIRUS

Seduta sul divano di casa, senza più nessuno dei miei lavori che mi facevano guadagnare, senza poter uscire per il rischio di contagio, mi chiedo come sarà la mia vita non domani (perché lo sappiamo tutti che anche domani e dopodomani staremo tutti nella stessa situazione di oggi), ma tra qualche mese, o anno. Come andrà a finire tutto questo??? Come ci cambierà tutto questo? Come reagirà la popolazione mondiale?

Il temuto Coronavirus

VISIONE CATASTROFICO-APOCALITTICA

Il virus, dato il ritardo con cui sono partiti i controlli in tutto il globo e la noncuranza di tanti negazionisti che se ne vanno a giro starnutendo in faccia a tutti, si espande per tutto il mondo senza possibilità di fermarlo. Nemmeno il caldo lo fermerà. Il 3% della popolazione mondiale morirà, specialmente gli anziani e gli immunodepressi. Il 50% perderà il lavoro in seguito al crollo degli scambi commerciali, dei viaggi per turismo o per affari. Incrementerà invece molto il suo fatturato il settore medico-farmaceutico e l’informatico. Stabile l’alimentare e la GDO.

Ovviamente la gente comune se la prenderà con i governanti del momento: dove governa la destra vincerà la sinistra e viceversa. Così ci ritroveremo con gli USA comunisti e i fascisti in Italia. Ma la gente non sarà contenta lo stesso e in varie parti del mondo potrebbero scoppiare rivolte popolari conducendo all’anarchia molti stati. Altri stati saranno invece governati da dittatori sanguinari (perché si sa che di fronte alla crisi si cerca o un colpevole o l’uomo forte a cui appoggiarsi, o entrambi). Crollo di tutti i settori, guerre, povertà e mutazioni del corona virus allo sbaraglio faranno il resto…

 

VISIONE CATASTROFICO UTOPISTA

Il virus, dato il ritardo con cui sono partiti i controlli in tutto il globo e la noncuranza di tanti negazionisti che se ne vanno a giro starnutendo in faccia a tutti, si espande per tutto il mondo senza possibilità di fermarlo. Solo il caldo dell’estate a nord del mondo ed un vaccino lo fermerà…ma solo tra qualche mese. Nel frattempo moriranno molte persone e ancora di più finiranno in terapia intensiva. Mentre quasi tutti i settori crolleranno, il settore medico-farmaceutico farà salire il suo fatturato alle stelle. Tante nuove assunzioni anche nel settore informatico per gestire il tele-lavoro, la tele-scuola e tutto il tele-possibile. Il turismo e il commercio ripartiranno in un anno con non poche difficoltà. Dato che a morire saranno soprattutto anziani e immunodepressi, avremo meno pensioni da pagare e meno prestazioni sanitarie gratuite, quindi il colpo all’economia sarà meno forte delle previsioni.

Intanto tutti cercheranno un nemico e lo troveranno nel governo attuale, qualsiasi esso sia. Rovesciamento politico ma con la consapevolezza dell’importanza primaria della salute…e forse anche dell’ambiente. Nasceranno nuovi modi di scambiarsi affetto, nuovi metodi comunicativi e nessuno se la prenderà più col 5G o i vaccini (fine dei pirla insomma!).

Il virus muterà e si evolverà ma le ingenti risorse e assunzioni nel settore medico-farmaceutico ci spingeranno a scoprire più prontamente di adesso nuovi vaccini e nuove cure.

 

VISIONE DRAMMATICO RAZIONALE

Il virus, dato il ritardo con cui sono partiti i controlli in tutto il globo e la noncuranza di tanti negazionisti che se ne vanno a giro starnutendo in faccia a tutti, si espande per tutto il mondo per qualche mese fino a quando le misure di quarantena, isolamento e distanze forzate non vengono rispettate da tutti. A Giugno tutto il mondo è fuori dall’epidemia (grazie anche al caldo dell’emisfero settentrionale che al virus bene non fa). Mentre quasi tutti i settori crolleranno, il settore medico-farmaceutico farà salire il suo fatturato alle stelle. Tante nuove assunzioni anche nel settore informatico per gestire il tele-lavoro, la tele-scuola e tutto il tele-possibile. Il turismo e il commercio ripartiranno con non poche difficoltà nel giro di un paio di anni.

Molti paesi saranno economicamente in ginocchio e, mentre qualcuno esalterà la fermezza e capacità decisionale dei propri leader, qualcun altro ne sottolineerà la loro incapacità di prevenire il virus. Tra l’incapacità e l’esaltazione la differenza non la farà il leader ma la capacità di creare odio da parte dell’opposizione. Alcuni governi verranno rovesciati, altri no. Qualche rivolta popolare e qualche guerra tra stati per far riavviare l’industria bellica sarà lo sforzo richiesto alla popolazione per venire fuori dalla crisi.

Nel frattempo la gente comune, quella che avrà perso il lavoro, si arrangerà a fare finalmente qualche lavoro più “umile”, tipo il contadino, l’imbianchino et similia, probabilmente a nero, fino al ritorno lento alla normalità pre-virus.

 

VISIONE FRUTTOLANDIA

Il virus, dato che è stato creato in laboratorio e sparso di proposito in tutto il globo, verrà ritirato dal commercio ai primi di Aprile bloccando di fatto l’epidemia con un vaccino già ideato prima ancora di spargere il virus stesso. A Pasqua riprendiamo tutti la nostra normale vita quotidiana, i turisti tornano ad affollare in massa gli Uffizi, gli scambi commerciali riprendono e sembra che non sia mai successo niente.

Solo il leader pirla all’opposizione di turno inveirà contro il governo attuale, qualsiasi esso sia, e ci saranno nuove elezioni che faranno vincere il partito dell’opposizione. Dopo 3 anni altra epidemia, altro stravolgimento dei governi del mondo e così via nei saeculi saeculorum. Gli antivaccinisti e gli anti 5G e tutti i contrari-a-tutto continueranno a prosperare felici a Fruttolandia senza che nessuno li distrugga mai. E vissero felici e contenti…

 

 

 

Irreali? Surreali? Proviamo adesso ad immaginarci la storia di due giovani viaggiatori che si innamorano ai tempi del post- Corona Virus…

L’amore pre-Coronavirus

MONDO CATASTROFICO-APOCALITTICO

Lei era bella. Puro intelletto e bellezza. Aveva trascorso gli ultimi 6 mesi all’Università di Campobasso per seguire il corso di medicina e aveva preso la laurea semestrale in corso e col massimo dei voti. Adesso doveva ritornare a casa sua ad Argusto, in Calabria, dove avrebbe provato a cercare lavoro come chirurgo. Prima di tutto avrebbe dovuto affrontare le frontiere ed i rigidi controlli della Campania, della Basilicata ed infine della sua Calabria. Aveva un passaporto da studentessa ma doveva stare bene attenta a non rischiare: niente febbre, soldi nascosti a prova di rapina, vestiti ben coprenti per le regole dei viaggiatori, mascherina e guardare in basso tutti senza mai rispondere alle provocazioni. Il mondo fuori dalle mura di una città era estremamente pericoloso…

Lui era bello. Puro fascino e bellezza. Si era iscritto un anno prima al corso di laurea in Informatica a Firenze e ancora non aveva conseguito la laurea. Le mura di Firenze erano sicure e custodivano bellezze locali non indifferenti per un giovane ragazzo ricco e di bell’aspetto! Purtroppo il padre, non vedendolo laureare nei 6 mesi di corso, decise di fargli fare un’esperienza all’estero che gli temprasse lo spirito e lo inviò a Napoli da alcuni lontani parenti che non vedeva da prima del Virus. Avrebbe dovuto affrontare le frontiere ed i rigidi controlli del Lazio e della Campania prima di entrare nelle mura di Napoli. Aveva un passaporto da studente ma doveva stare bene attento a non rischiare: niente febbre, soldi nascosti a prova di rapina, vestiti ben coprenti per le regole dei viaggiatori, mascherina e guardare in basso tutti senza mai rispondere alle provocazioni (cosa per lui alquanto difficile). Il mondo fuori dalle mura di una città era estremamente pericoloso…

I due attraversarono confini e rischi indicibili per giungere a Napoli: l’una come tappa obbligata, l’altro come punto di arrivo. Si trovarono insieme, nello stesso istante, a percorrere silenziosamente la fila del passaggio di frontiera. Entrambi con la mascherina, entrambi guardavano in basso per paura che qualcuno potesse male interpretare il loro sguardo…e fu così che entrambi si guardarono vicendevolmente le scarpe.

Lui aveva l’ultimo costoso modello di Nike, lei aveva un paio di stivaletti neri confortevoli per il viaggio ma non vistosi. Lo sguardo salì per i pantaloni, poi la giacca ed infine i loro occhi si incrociarono al di là della mascherina: occhi neri e profondi lei, occhi azzurri e leggeri lui. Intuirono il sorriso l’uno dell’altra: “Ciao” disse lui, “Ciao” disse lei, “Avanti il prossimo” disse il bellimbusto armato della frontiera alla ragazza…e così lo sguardo si dissolse in un attimo così come si era creato…ma qualcosa dentro rimase per sempre…

Argusto (CZ)

Fiorenza

MONDO CATASTROFICO UTOPISTA

Lei era bella. Puro intelletto e bellezza. Aveva trascorso gli ultimi 6 mesi a Sydney con un programma di scambio culturale per laureandi in medicina e adesso doveva rientrare in Italia. Prima di tutto sarebbe andata nel grande ufficio Smart-Life di Roma a salutare on line tutta la famiglia (quel che le era rimasto dopo il virus: padre e famiglia del fratello) dal suo piccolo paesello calabrese. Le avrebbero detto che era dimagrita troppo e le avrebbero inviato un ingente quantità di cibo per tutta la settimana che sarebbe rimasta la a festeggiare il suo rientro con loro, anche se a distanza. Dopo Sydney, un po’ di coccole e riposo nella pace virtuale di casa sua sarebbe stato un toccasana. Alla fine della settimana ristoratrice sarebbe dovuta rientrare a Firenze per dare gli ultimi esami prima della tesi finale.

Lui era bello. Puro fascino e bellezza. Era iscritto al corso di laurea in informatica a Firenze ma era già fuori corso di più di un anno. Era troppo intento a godersi le bellezza della vita che gli aveva donato un paio di splendidi occhi azzurri con i quali conquistare il mondo. Purtroppo il padre, non vedendolo laureare nei 5 anni di corso, decise di fargli fare un’esperienza all’estero che gli temprasse lo spirito e lo inviò a Sydney da alcuni lontani parenti che non vedeva da prima del Virus.

Entrambi muniti di mascherina, vagavano per l’aeroporto di Roma in attesa d tornare alla sua vita lei e di esplorarne una nuova lui. L’ufficio Smart-Life (che oltre che un ufficio aveva anche un vero e proprio hotel virtuale dalle cui camere si poteva sperimentare la vita altrove proprio come se si fosse realmente lì), si trovava nell’aeroporto. La grande sala di aspetto (in attesa di essere direzionati verso una camera lei ed uno spazio nell’ufficio lui mentre attendeva il suo aereo) era asettica e dominata dal silenzio che scorreva tra le dita degli astanti, intenti a parlare con chissà chi tramite i loro attrezzi informatici.

Lui e lei erano distanti. Lui tornò ossessivamente a controllare il suo profilo social per vedere se c’era qualche nuova conquista da fare. Lei, che invece su questi social ci andava solamente una decina di volte al giorno, controllava se nei dintorni c’era qualcuno di sua conoscenza. E così si videro: a meno di 10 metri di distanza reale e millemila km di rete wireless, si videro. Entrambi i volti erano coperti dalle mascherine: l’ultimo modello di Fendi Ultra Bio uomo lui, una simpatica ma economica mascherina fucsia all’aloe vera lei. Gli occhi di entrambi erano invece ben visibili sugli schermi: occhi neri e profondi lei, occhi azzurri e leggeri lui. Intuirono il sorriso l’uno dell’altra: “Ciao” disse lui, “Ciao” disse lei. Sul tablet di lei comparve d’improvviso la luce della chiamata dalla camera dello Smart-Life: le avevano assegnato la sua postazione per l’intera settimana. E così lo sguardo si dissolse in un attimo così come si era creato…ma qualcosa dentro rimase per sempre…

Sydney

MONDO DRAMMATICO RAZIONALE

Lei era bella. Puro intelletto e bellezza. Aveva trascorso gli ultimi 6 mesi a Marrakech con un programma di scambio culturale per laureandi in medicina e adesso doveva rientrare in Italia. Prima di tutto si sarebbe presa il suo congedo premio e sarebbe andata a salutare tutta la famiglia al suo piccolo paesello calabrese. Le avrebbero detto che era dimagrita troppo e l’avrebbero ingozzata di cibo per tutta la settimana che sarebbe rimasta la. Dopo Marrakech, un po’ di coccole e riposo nella pace di casa sua sarebbe stato un toccasana. Alla fine della settimana ristoratrice sarebbe dovuta rientrare a Firenze per dare gli ultimi esami prima della tesi finale, altrimenti sarebbe stata immediatamente arruolata per la guerra contro l’asse franco-turca.

Lui era bello. Puro fascino e bellezza. Era iscritto al corso di laurea in informatica a Firenze ma essendo andato fuori corso era giunto il suo momento di arruolamento forzato per la guerra contro l’asse franco-turca. Purtroppo nemmeno le ricchezze del padre poterono tenerlo fuori dalle armi (in realtà era stato il padre stesso, stanco di vedere questo ragazzo inconcludente e sperperatore, a non opporre alcuna resistenza, premurandosi però di mandarlo in un reparto di supporto, lontano dai carri armati).

Erano dunque entrambi in transito all’aeroporto di Roma, in tenuta militare lui e in tenuta da viaggio lei. Entrambi con la mascherina obbligatoria al volto. Lei stava cercando le indicazioni per trovare il pullman che l’avrebbe condotta in Calabria, lui stava cercando le indicazioni del suo volo in partenza. Stettero di fianco intenti a guardare entrambi i cartelloni senza guardarsi, poi qualcosa gli fece vibrare la pelle. Si voltarono contemporaneamente l’uno verso l’altra e si videro. Entrambi i volti erano coperti dalle mascherine ma riuscirono comunque ad intuire il sorriso l’uno dell’altra: “Ciao” disse lui, “Ciao” disse lei. Restarono immobili, muti, a guardarsi per un istante che sembrava potesse durare per sempre…

Marrakech

FRUTTOLANDIA

Lei era bella. Puro intelletto e bellezza. Aveva trascorso gli ultimi 6 mesi a Buenos Aires con un programma di scambio culturale per laureandi in medicina e adesso doveva rientrare in Italia. Prima di tutto sarebbe andata a salutare tutta la famiglia al suo piccolo paesello calabrese: Argusto. Le avrebbero detto che era dimagrita troppo e l’avrebbero ingozzata di cibo per tutta la settimana che sarebbe rimasta la. Dopo Buenos Aires, un po’ di coccole e riposo nella pace di casa sua sarebbe stato un toccasana. Alla fine della settimana ristoratrice sarebbe dovuta rientrare a Firenze per cominciare a lavorare: la laurea, dato che aveva appena trovato un impiego come chirurgo, non importava più.

Lui era bello. Puro fascino e bellezza. Era iscritto al corso di laurea in informatica a Firenze ma era già fuori corso da più di un anno. Era troppo intento a godersi le bellezza della vita che gli aveva donato un paio di splendidi occhi azzurri con i quali conquistare il mondo. Il padre non si curava degli anni fuori corso del ragazzo, in fondo non è che servisse poi a molto quel pezzo di carta. Così gli suggerì di esplorare il mondo con un bel viaggio in solitaria: “l’esperienza insegna molto di più di una laurea”!

Si ritrovarono fortuitamente entrambi nello stesso giorno nell’affollato aeroporto di Roma. Una minigonna inguinale lei, una canottiera mostra-muscoli lui. Nessuno dei due aveva la più pallida idea di come orientarsi in un aeroporto. A dir la verità proprio nessuno lo sapeva. Lei domandò ad un addetto dov’era l’uscita, e l’addetto le rispose che dare queste informazioni non era parte del suo lavoro. Le indicazioni erano tutte colorate di fucsia, azzurro e giallo fluo, ma non c’era proprio verso di capirci qualcosa. In effetti gli aeroporti stavano diventando il più grande problema umanitario del mondo: la gente ci entrava e in pochi sapevano come uscirne.

Dopo circa 7 ore lui e 5 lei, finalmente i due si incrociarono. Lui le guardò le gambe, lei le spalle. I loro corpi erano diventati materia di studio l’uno dell’altra e solo alla fine anche i loro sguardi si incrociarono. “Ciao” disse lui, “Ciao” disse lei. I volti scultorei dei due rimasero a fissarsi per molti istanti, avvicinandoli pian piano finché lei all’improvviso starnutì proprio in faccia a lui. Lui sorrise e la baciò d’impulso. Nessuno dei due era vaccinato ed entrambi dovevano andare…ma qualcosa dentro rimase per sempre…

Buenos Aires

 

 

 

 

 

Many thanks to Sara Rodeghiero che ha coniato il termine Fruttolandia nell’accezione impiegata per questo racconto 🙂

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